Odissee del Golfo

Il Miglio d’Oro
Attimi e millenni:
Il paesaggio antico dell’impermanenza,
la precarietà del paesaggio contemporaneo

21-23 Ottobre 2012

Camminata tra Portici, Ercolano, Torre del Greco, Torre Annunziata e Pompei lungo il “Miglio d’Oro” e oltre.
Un progetto di Stalker Walking School (SWS) con la partecipazione di docenti e studenti di studi urbani dell’ETH, Zurigo e quelli di fotografia della scuola della HFG, Karlsruhe e la collaborazione di SUDLAB.

Stalker Walking School (SWS) propone un secondo percorso d’esplorazione attraverso il Golfo di Napoli – dopo le Colline di Napoli realizzato lo scorso autunno – quest’anno lungo il “Miglio d’Oro” e oltre, da Portici a Pompei: tre giorni in cammino per tentare di comprendere e raccontare le trasformazioni del paesaggio e della società all’ombra del vulcano.

Secondo l’approccio di Stalker – immanente, esperienziale e relazionale – alla conoscenza, che si espleta nel camminare attraverso i luoghi indagati, il percorso sottolinea l’ambiguità e la continuità tra l’impermanenza, intesa come millenario “stile di vita” maturato sotto il Vesuvio, e la precarietà del paesaggio contemporaneo fortemente degradato. L’impermanenza e la precarietà sono i termini, contigui e contrapposti, individuati per cercare di interpretare i segni del paesaggio e i comportamenti dei suoi abitanti nel tentativo di tendere un ponte tra un passato da valorizzare ed un futuro possibile in uno dei territori più belli e più compromessi d’Italia. Pompei con Ercolano e le ville barocche del Miglio d’Oro alle falde del Vesuvio, costituiscono una possibilità unica di riflettere sulla necessità di preservare il passato per dar vita ad un presente più sostenibile e consapevole, davanti alle incertezze del futuro. Da quando il Vesuvio è tornato ad essere una delle aree più popolate d’Europa (circa 700.000 abitanti), la testimonianza archeologica dell’eruzione costituisce un monito apocalittico che proveremo ad ascoltare, infilandoci tra le pieghe della contraddizione che contrappone, ad esempio, gli scavi di Ercolano e i complessi residenziali che li circondano. Lungo il cammino avremo l’opportunità di partecipare alla processione della “Santa Maria della Neve” a Torre Annunziata, un rito antico ancora memore della necessità di esorcizzare il sempre possibile evento.

Il percorso è aperto a quanti volessero partecipare a questo viaggio di scoperta e di racconto condiviso dei luoghi, delle loro storie, dei problemi e delle possibilità, siano essi artisti, studenti, abitanti – con le più diverse competenze, esperienze e conoscenze del territorio – intenzionati a dar vita insieme ad una azione culturale di lettura e monitoraggio della trasformazioni in atto.

Per partecipare a questo “percorso di formazione e ricerca” della Stalker Walking School, inviate una breve lettera con le vostre motivazioni, competenze e intenti a:
stalkerwalkingschool@gmail.com
Il percorso, a parte le spese personali di trasporto, vitto e alloggio, eventuale accesso a siti culturali, è gratuito.

PROGRAMMA
21 Ottobre 2012
Ore 12:00
SUDLAB
II Viale Melina, 4 Portici (NA)
Incontro tra i viaggiatori e presentazione del progetto
ore 15:00/19:00
In cammino tra Portici e Ercolano.
visita sito archeologico di Ercolano

22 Ottobre 2012
ore 10:00/19:00
Camminata tra Torre Annunziata e Pompei attraverso la processione di Santa Maria delle Neve

23 Ottobre 2012
ore 9:30/12:00
Visita sito archeologico di Pompei.

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Oltre lo sconforto per i tempi e gli spazi che viviamo, al di là dell’indignazione per l’incuria e l’apatia dei più e della rabbia per gli abusi del potere, vi proponiamo di metterci in cammino, di aprirci insieme un percorso di due giorni a piedi tra le pieghe di Napoli, lì dove si confondono e si perdono le relazioni tra città e campagna, tra noi e gli altri, tra la spontanea e diffusa esigenza di cambiare e la difficoltà a trasformarla in progetto e azione comune.

Due giorni di cammino dalla Sanità a Bagnoli
per scoprire e svelare la continuità e la complessitad del territorio agroforestale che copre un terzo del comune Napoli, che è riconosciuto dal piano regolatore, ma perlopiù sconosciuto agli stessi napoletani. Un territorio divenuto ricettacolo di rifiuti, offeso da aree industriali e dall’abusivismo edilizio, ma che resta comunque una delle più grandi risorse di questa città e che può diventare il cuore di una trasformazione urbana e sociale che veda centrale la reinvenzione del rapporto tra città e campagna, tra comunità e territori.

Ci infileremo nei solchi delle cave e saliremo lungo i crinali delle colline, guadagnando vedute inaudite del golfo e dei quartieri di Napoli, attraverseremo selve e giardini, riapriremo percorsi abbandonati, incontreremo  persone che con le loro competenze ormai rare mantengono vivo un inestimabile patrimonio sempre a rischio di estinzione.

Da questa esperienza vorremmo emergesse  un racconto che metta in comune, competenze, conoscenze, memorie, desideri, speranze e riflessioni con cui iniziare ad orientarci.

Giovedì 29 settembre ore 17
INCONTRO PUBBLICO alla Vigna San Martino
ingresso dal Palazzo delle Sperimentazioni, corso Vittorio Emanuele 341
avanposto cittadino delle colline di Napoli

Ci metteremo in cammino l’1 e il 2 ottobre dalle Catacombe di S. Gennaro a Bagnoli

Sabato 1° ottobre 
appuntamento alle 10
al piazzale della Basilica dell’Incoronata, via Capodimonte

Domenica 2 ottobre 
appuntamento alle 10
all’Eremo di Camaldoli, via dell’Eremo 87

per informazioni sul percorso e per dormire 


Due giorni a piedi tra le pieghe di Napoli. Tra città e campagna. Tra noi e gli altri. Tra spontaneità e progetto. Tra risorse e rifiuti. Tra cittadini e istituzioni. Sulle tracce di una realtà possibile tra passati emergenti e futuri  rimossi.

una proposta di Stalker/PrimaveraRomana
in occasione di CON IL SUD – Giovani e Comunità in rete
Tre giorni di incontri ed eventi per festeggiare e “raccontare” insieme i cinque anni della Fondazione CON IL SUD, Catacombe di San Gennaro

Napoli possiede un inestimabile e poco conosciuto patrimono agroforestale, in buona parte salvaguardato dalle leggi urbanistiche, ma perlopiù sconosciuto ai napoletani.
Divenuto ricettacolo di rifiuti, offeso da aree industriali e dall’abusivismo edilizio, resta comunque una delle più grandi risorse di questa città, contiene paesaggi agricoli storici, cave ed emergenze geologiche e può diventare il cuore di una trasformazione urbanistica che veda centrale la reinvenzione del rapporto tra città e campagna.

Il viaggio che proponiamo vuole esplorare questo territorio con l’aiuto di guide esperte ed utilizzarlo come infrastruttura per un attraversamento pedonale e pubblico della città di Napoli come non è stato mai fatto prima.

Attraverso questo sistema continuo di spazi vuoti percorreremo l’intera città da Bagnoli a Napoli est, mettendo in comunicazione e rendendo accessibili i diversi quartieri di Napoli.

La camminata sarà occasione di incontro, scambio e collaborazione tra le diverse realtà impegnate sul territorio su questioni sociali, civili e ambientali.

La costruzione dell’itinerario sarà partecipata e verrà realizzata attraverso la mappa pubblica in rete e linkata con quante più realtà impegnate sul territorio, per permettere una reale partecipazione nella individuazione di luoghi da visitare, nella scelta di brani letterari che raccontano luoghi e vicende, nella individuazione di persone esperte e competenti che raccontino lungo il percorso le storie del territorio.

PARTECIPATE ALLA COSTRUZIONE DEL PERCORSO PROPONETE LUOGHI DA SCOPRIRE, PERSONE DA INCONTRARE, STORIE, QUESTIONI E PROPOSTE DA RACCONTARE.

Camminiamo perché la nostra esperienza si trasformi in proposta, il nostro sdegno in protesta il nostro stupore in progetto. Camminiamo perché è ora di cambiare.

34 risposte a

  1. antonio de luca ha detto:

    dedalo logos
    se sfoglio dedalo
    dedalo foglie
    dedalo osso
    dedalo gesso filo
    dedalo golfo
    dedalo sfogo fisso
    dedalo fosso

  2. Valeria ha detto:

    a proposito di Dedalo vi segnalo questa associazione di Pozzuoli con cui ho collaborato per parecchio tempo, si chiama Le Ali di Dedalo (http://www.lealididedalo.it/) e si propone la promozione del territorio flegreo. Organizzano molte escursioni gratuite in cui si parla di mito ma anche di sviluppo del territorio e di conservazione della natura (ill territorio si traova infatti nel Parca Regionale dei Campi Flegrei). Il posto è facilmente raggiungibile con la metropolitana e gli itinerari sono assolutamente suuggestivi e magici.

  3. Alessandra ha detto:

    Ciao a tutti,
    qui (https://picasaweb.google.com/alessandratolfa/OdisseaDelGolfoNapoli20112OttobreDaCamaldoliABagnoli?authuser=0&feat=directlink) alcune foto della camminata di domenica, da Camaldoli a Bagnoli.
    Vi abbraccio tutti!
    ale

    • angelo pascuccio ha detto:

      Complimenti!

    • Peppe ha detto:

      Grazie Alessandra mi hai permesso di vedere anche la secnda giornata a me Peppe che ho fatto solo la prima . Grazie a te e a tutti in particolare a Leonardo grande nostra guida anche se modestissimo

      • Alessandra ha detto:

        prego Peppe 🙂
        …la nostra modestissima guida, però, si chiama Lorenzo! 😉

  4. Sara ha detto:

    Grazie a tutti!! E’ stato un bellissimo fine settimana

  5. Sara ha detto:

    Grazie mille a tutti!! E’ stato un fine settimana bellissimo

  6. Sara ha detto:

    …e se non si era capito..BELLISSIMOOOOOO 😉

  7. Sergio bonanni ha detto:

    Quando venite a Milano? Non ci sono solo leghisti! Sergio

  8. katia ha detto:

    Sempre enormemente entusiasta di essere parte di questi Viaggi, che strutturano la coscienza e nutrono l’anima
    ,in immersione di poesia.

  9. paolo ha detto:

    Ricucire il rapporto tra i cittadini ed il territorio; tra i cittadini e le amministrazioni locali. Soprattutto tra natura e spazio urbano.
    Quel sentiero che assomiglia proprio allo scudillo in questo, perché pieno di storia, di tracce d’umanità, investito nel cuore di napoli.
    Non una necessità di ripartire; piuttosto di discutere, di reintegrare, rivalutare, continuare a camminare.
    Magari utilizzando anche percorsi alternativi 🙂
    Nel frattempo vi segnalo per chi avesse ancora voglia di camminare nel “campano”, una passeggiata prevista domenica 9 ott nella zona del salernitano (monti lattari). Questa volta fuori dai centri urbani, e le cucine dei “bencapitati” di turno.

    Qualcuno aveva promesso una mail circolare (per i limitrofi partenopei); qualcun’altro le foto, così che poi votiamo alla migliore. Voglio rivedere il “salto nella giungla” !

    Paolo

  10. angela diotallevi ha detto:

    Ci vediamo sabato 8???
    In oltre 3 anni e mezzo di lotte non abbiamo mai smesso di unire, alla nostra radicalità, alla nostra convinta affermazione della necessità di un piano alternativo dei rifiuti, alla nostra tendenza a costruire reti nei movimenti sociali a Napoli e nel paese, la conferma costante delle nostre ragioni.

    Così è stato quando denunciavamo che la discarica non andava aperta. Così quando dicevamo che vi erano 10 mila tonnellate di amianto. Così quando dicevamo con il supporto dei tecnici vicini ai movimenti che l’argilla utilizzata era di scarsa qualità. Così quando in questi lunghi anni insieme a tutte le reti ed i comitati che si sono battuti e si battono contro discariche ed inceneritori, abbiamo affermato il piano alternativo dei rifiuti fondato su differenziata e trattamento a freddo. Così quando abbiamo richiesto il registro regionale dei tumori, forti dei terribili dati delle Asl territoriali sull’aumento delle neoplasie.
    In questi ultimi mesi grazie ad un ciclo di mobilitazioni territoriali che possiamo definire nuovo abbiamo combattuto per la chiusura della discarica di Cava del Poligono e per impedire che nuove discariche si aprano nell’area Nord ed in tutta la città di Napoli difendendo la strada del piano alternativo, che dopo anni di lotte, finalmente anche la nuova amministrazione comunale di Napoli ha deciso di intraprendere.
    Un ciclo nuovo perchè la composizione della nostra comunità resistente è cambiata, vedendo un nuovo protagonismo di cittadini e cittadine del territorio ed una rinnovata determinazione da parte di chi in questi anni ha compiuto un percorso sociale e politico che ha permesso che la vicenda di Chiaiano si sia intrecciata con altre comunità resistenti.
    Un ciclo nuovo anche perchè il contesto è cambiato. Le manifestazioni di luglio hanno contribuito alla presa di posizione del Comune di Napoli che si è opposto con forza all’ipotesi di nuove discariche a Chiaiano ed anche nei comuni limitrofi.
    Oggi quella data del giugno 2011 data dalla Provincia di Napoli e dalla società SapNa per la chiusura della discarica possiamo considerarla una promessa vuota. Ci troviamo davanti ad un irritante quanto farsesco atteggiamento della Provincia di Napoli che sostiene che a Chiaiano ci potrebbero entrare altre 150 mila tonnellate di rifiuti. Una vera follia se pensiamo che proprio a causa del cattivo funzionamento della discarica, esplodono pozzi di percolato, come l’episodio che abbiamo visto con i nostri occhi il 28 luglio scorso, e che abbiamo raccontato alla Procura della Repubblica che sta indagando sulla discarica.
    La constatazione delle nostre ragioni per dare più forza alla nostra lotta, come detto, è sempre stata una nostra costante. Abbiamo ritrovato gli atti ufficiali in cui la Provincia di Napoli e la Regione Campania definiscono in 50 mila tonnellate la capienza della discarica già a febbraio 2011. E’ evidente che Cesaro e Caldoro ci stanno prendendo in giro.
    Siamo certi che le indagini in corso ed il parziale sequestro della discarica siano esclusivo frutto delle nostre mobilitazioni, visto che proprio sulla vicenda di Chiaiano dalla gestione Bertolaso in poi si sono intrecciati gli interessi dei poteri forti compreso quello di una magistratura che troppe volte si è voltata dall’altra parte su ciò che avveniva in discarica mentre è stata sempre attenta a mandare in galera ed a processo chi si è battuto contro di essa.
    Pensiamo che il tempo delle chiacchiere e delle promesse sia ormai finito. Per questo l’Assemblea popolare del Presidio permanente contro la discarica di Chiaiano e la Rete Commons hanno deciso di convocare per Sabato 8 Ottobre una manifestazione cittadina per la chiusura della discarica di Chiaiano.Siamo stanchi di sentire blaterare tecnici e politici su quanta monnezza possa ancora entrare nella discarica. Pensiamo che sono la mobilitazione popolare possa portare alla chiusura della discarica. Per questo facciamo appello ai movimenti, ai comitati che si battono per un piano alternativo dei rifiuti, alle comunità resistenti che lottano contro discariche ed inceneritori, ed a tutti quelli che lottano contro la crisi economica, ad essere con noi in piazza l’8 ottobre a Chiaiano.
    Davanti ad una manovra economica che distrugge i diritti e salva i profitti solo dei ricchi e dei poteri forti, pensiamo che il nostro territorio non possa ulteriormente essere vittima di scempio. Uno degli aspetti dell’impatto della crisi è senza dubbio quello del saccheggio dei territorio. Il processo di impoverimento generale passa anche attraverso la dequalificazione dei territori ed il peggioramento ulteriore delle condizioni di vita che si somma al peggioramento delle condizioni economiche.
    L’8 ottobre chiederemo di arrivare fino ai cancelli della discarica per chiudere simbolicamente il sito. Non accetteremo nessun divieto da parte di chi in questi anni si è reso compliche dei devastatori ed ha assunto il rulo di guardiano degli affari sporchi. La settimana successiva saremo a Roma alla manifestazione contro la crisi nella giornata di mobilitazione europea degli indignati aderendo all’appello di Uniti contro la crisi per l’alternativa, perchè la difesa della salute e dell’ambiente è uno degli aspetti centrali della costruzione di un modello alternativo di società contro crisi ed austerità.

    Sabato 8 Ottobre 2011
    Manifestazione cittadina per la chiusura della discarica di Chiaiano

    Presidio permanente contro la discarica di Chiaiano
    Rete Commons !

    Per adesioni : insurgencia@email.it

    rifiuti ambiente beni comuni sud napoli chiaiano appelli

  11. matteo fraterno ha detto:

    vorrei ringraziare tutti i partecipanti alla camminata di odissea nel golfo,in particolare a danilo donzelli fotografo, salvatore porcaro urbanista, giulia fiocca, e lorenzo romito, e il sottoscritto, matteo fraterno, che hanno condiviso, dall’inizio i percorsi, e i sopralluoghi, con entusiasma e umiltà,relazionandosi, prima durante, e forse dopo….
    fraternamente

    • Adele Bona ha detto:

      Grazie Giulia tu e Lorenzo ci avete fatto vedere cose che neppure immaginavamo potessero esserci . Ci vediamo sabato alla manifestazione contro la discarica? Baci Ade.

    • giovanna silvestri ha detto:

      grazie, sono molto significative, oltre che belle
      ciao, giovanna (la napoletana rossa)

  12. pepito mio ha detto:

    scusa katia, cosa c’entra remo remotti con moi napoletani?

    • katia ha detto:

      Mi pareva che la rabbia d’amore di Remotti e i nostri passi poco canonici siano voci diverse dello stesso spirito.

    • Alessandra ha detto:

      noi napoletani noi romani noi milanesi noi palermitani noi baresi noi torinesi noi pescaresi noi leccesi noi catanzaresi noi….

      • pepito mio ha detto:

        NOI, è , per me., l’insieme di ogni individualità e parola, che prima ancora d’essere prenomeraccoglie la ricchezza rappresentata dal riconoscerci come differenti . Quando ci riusciamo ovviamente o, almeno, quando ci proviamo.

  13. lucio ha detto:

    salute a tutti, sono lucio, uno dei napoletani. fino a qualche giorno fa le gambe facevano ancora male, ma ripeterei l’esperienza domani stesso. è stato bellissimo. purtroppo domenica non ci sono, ma teniamoci informati per altre passeggiate campane (e non). ho scattato tre rullini che appena sviluppati troverò il modo di farvi vedere. un abbraccio.

  14. giovanna silvestri ha detto:

    priva del terzo occhio necessario a documentarle (batterie scariche)
    , non mi resta che cantare ad altri viandanti del secolo 21 le piccole gesta trasgressive e l’entusiasmo un pò infantile degli attori di una divina commedia partenopea, nella quale un virgilio scanzonato cedeva volentieri il ruolo ad altre anime belle ed un cappellaio matt-e-o si fingeva distratto..
    grazie e alla prossima, giovanna (la napoletana rossa)

  15. katia ha detto:

    Ragazzi, qualcuno conosce il nome del signore belga che disegnava meravigliosamente?

  16. pepito mio ha detto:

    Katia il signore belga si chiama gèrard michel

  17. Gabriele ha detto:

    Ciao a tutti! Grazie della bellissima esperienza.
    Vi giro una panoramica sul golfo di Napoli, ripresa dall’altura dell’eremo.
    Un abbraccio, Gabriele

  18. giovanna silvestri ha detto:

    guardate cosa ci regala Gérard…
    http://www.urbansketchers.org/2011/10/naples-odissea-del-golfo.html
    Giovanna

  19. katia ha detto:

    Che belle Fioretta, molto poetiche

  20. matteo fraterno ha detto:

    un forte saluto a voi tutti, in questi giorni mi rivedo i materiali girati durante la camminata, e volevo condividere con voi tutti, il mio entusiasma. per il racconto che ne viene fuori…
    le immag, sono intense e il percorso e straordinario, devo ringraziarvi e scusarmi se vi ho un po violentato con la presenza della camera, ma ne è valsa la pena, ci sono momenti di grande interesse e voi tutti siete stati bravissimi,la presenza della camera nella restituzione vidio e molto intima e da l’impressione di essere un camminatore.
    con lorenzo stiamo pensando di montare una trentina di minuti, se siete daccordo….
    mi piacerebbe aprire una riflessione, sul significato della 2 giorni, questo mi permetterà di approfondire il montaggio ed avere un riscontro anche in termini di autorizzazione,a usare chiaramente le vostre immag.che sono starordinarie.
    fraternamente

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